Gamification e terzo settore: come trovare nuovi donatori con il gioco

 

Donatori Regolari e Gamification | Wishraiser

 

Cos’è la Gamification

Il termine Gamification, come spesso accade per le nuove parole importate dall’inglese, non ha una vera e propria traduzione in italiano.

L’espressione che più si avvicina a quello originale è “ludicizzazione” e sta a significare l’utilizzo di elementi tipici del gioco in contesti non ludici.

Grazie a tecniche e modalità tipiche del gioco, mediante la Gamification si punta a un maggiore coinvolgimento del proprio pubblico.

Sono molti i contesti nei quali è possibile applicare le metodologie della gamification: un sito, un servizio, una causa sociale, una campagna di comunicazione e molti altri.

 

Un esempio di Gamification: i gruppi Facebook

I social network sono strumenti che, da sempre, hanno sfruttato la gamification per il loro successo. Dopotutto, la gara a chi ottiene più “like” e condivisioni ha tutte le caratteristiche di una competizione, di un gioco.

Un ulteriore “livello” di gioco Facebook lo ha aggiunto negli ultimi anni tramite i badge per i membri dei suoi gruppi.

La gamification su Facebook | Wishraiser for non profit

A seconda dell’interazione di un utente all’interno di un gruppo, gli viene attribuito uno specifico badge.

I badge misurano quindi il livello di coinvolgimento dell’utente con il gruppo: più l’utente è attivo e partecipe, più acquista “punti” che gli consentono di passare da un badge a un altro.

Con la semplice introduzione dei badge, i gruppi Facebook diventano un vero e proprio ambiente competitivo, dove gli utenti si sfidano per raggiungere i badge desiderati a colpi di contenuti e partecipazione.

 

Gamification e fundraising: trovare sostenitori regolari con il gioco

Nel mondo del Non Profit l’utilizzo delle tecniche tipiche del gioco può rivelarsi un modo efficace per attirare nuovi donatori regolari e mantenerli nel tempo.

Come abbiamo visto, infatti, la creazione di un ambiente competitivo spinge gli utenti (che nel caso di un’Organizzazione Non Profit sono donatori o potenziali tali) a diventare giocatori e competere per il raggiungimento di un obiettivo specifico.

Diventando giocatori, i potenziali sostenitori sono spinti a interagire con l’Organizzazione e, così facendo, a conoscerne storia, mission e progetti.

Proprio l’interazione e la maggior consapevolezza del lavoro della Non Profit contribuiranno a rafforzare il legame con i potenziali donatori, che saranno più sensibili a determinate cause.

Di Gamification applicata al Non Profit e molto altro abbiamo parlato nel nostro evento online gratuito, in partnership con Our Vision e LogMeIn, dal titolo Donazioni Regolari e Gamification: come costruire una community che ti sostiene nel tempo che si è tenuto mercoledì 22 settembre a partire dalle 14:30.

Sono stati nostri ospiti:

Nicolò Santin – Fondatore di Gamindo e Forbes 100 under 30

Virginia Tarozzi – Founder di The Tin Can Collective

Gugliemo Lorenzo – Responsabile Comunicazione di Missione e per la Raccolta Fondi di Fondazione Telethon

Katia Moletta – Presidente San Filippo Fighters

Mario Salsano – Co-founder di Wishraiser for Non Profit

Se hai perso l’evento non preoccuparti, continua a seguirci sul Blog e sui nostri canali Facebook e Instagram, organizzeremo presto altri webinar per le Organizzazioni Non Profit!